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Il reticolato è qualcosa di fondamentale per gli architetti. E’ la materia prima del loro lavoro, del meccanismo che permette di rendere possibile la realizzazione di un‘idea di un edificio nella realtà fisica di un paesaggio. Di solito svanisce nelle prime fasi del progetto di architettura all’aumentare della costruzione. Ma nel Serpentine Pavilion di quest’anno nei giardini di Kensington a Londra, la griglia non solo è ancora visibile, ma diventa l’intero edificio.

L’idea è di costruire una nuvola di bastoni, difficile da mettere in pratica usando elementi geometrici. Tuttavia Sou Fujimoto (41 anni, il più giovane architetto a cimentarsi in questo progetto annuale) è riuscito nell’intento di creare una struttura accattivante nel modo più semplice possibile, utilizzando una serie di sezioni in acciaio dipinte di bianco accostate a superfici in vetro.

Se prese singolarmente le barre di acciaio appaiono prive di significato, ma se ci si sposta dentro e fuori la struttura, aumenta la corposità degli spazi, e tutto comincia a sembrare quasi solido.
Le superfici in vetro orizzontali consentono che zone della struttura diventino gradini e terrazze in modo da potersi disporre su altri livelli. Più in alto ancora, una serie di dischi quasi invisibili trasparenti creano una copertura per lo spazio sottostante, che formerà l’auditorium dedicato alla serie di eventi d’arte della galleria.

Il Padiglione di Fujimoto ricorda quello realizzato del giapponese Sanaa del 2009, che in modo simile sembrava quasi scomparire nel cielo, creando tuttavia una stupefacente forma architettonica.

Immagini di: Jim Stephenson