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Nella nostra rubrica “Il Progetto del Mese” diamo spazio al complesso architettonico “Net Center” di Padova sede del nostro showroom e dei nostri uffici commerciali, realizzato dallo studio LVL Architettura che in questa occasione ci racconta le peculiarità del progetto.
- NET CENTER: come è nato, obiettivi e realizzazione
In questo lavoro si è pensato a un progetto per la città, intendendo per città l’insieme del centro storico e della periferia. Questo, infatti, è un progetto per qualificare la periferia, se non addirittura costruire ex novo una periferia migliore.
Padova è una città straordinaria, formatasi in secoli di sedimentazione. La sua periferia, al pari di molti hinterland europei, è un tessuto aperto, caotico, cresciuto senza un progetto di spazi pubblici. Il Net Center vuole dimostrare che la periferia non è necessariamente una parte dismessa della città ma, come è già stato dimostrato in tante città del mondo, luogo d’incontro e di scambio, altrettanto valido della città tradizionale.

Per essere diverso, per essere l’inizio di una crescita più civile, meno caotica, deve nascere da un vero progetto urbanistico. Un vero progetto urbanistico è tale solo quando è un progetto a misura d’uomo, con luoghi pubblici come piazze, percorsi, strade.
Questa zona, a Padova, è un luogo fortemente caratterizzato da due strade: via San Marco, che dall’autostrada porta al centro città e una strada a questa parallela, dalla quale sono previsti tutti gli accessi al nuovo complesso polifunzionale.
Il volume più importante, il più visibile è una torre di circa 80 metri di altezza, che si affaccia su via San Marco ma che sarà visibile, con il suo slancio verticale, anche dall’altro lato della piazza.

Abbiamo caratterizzato la forma della torre affinché fosse particolare, curiosa e quindi facilmente riconoscibile. E’ il simbolo dell’intero complesso. Non bisogna neppure dimenticare che la torre permette di liberare spazio al suolo e creare appunto uno spazio pubblico più grande.
Il Palazzo Tendenza, è all’esterno relativamente semplice, per riservare tutta “l’eccezionalità” architettonica alla torre. All’interno invece l’edificio è molto generoso e luminoso.


In particolare lo spazio principale che è una grande, lunga “strada interna”: una galleria illuminata dall’alto di 7,50 m di larghezza, di circa 18 m di altezza e 140 m di lunghezza, che diventa un luogo da percorrere o di sosta e che dà accesso ai ballatoi.
- L’UTILIZZO DEL PAVIMENTO SOPRAELEVATO NESITE AL NET CENTER: perché è stato scelto il pavimento sopraelevato e quale valore aggiunto ha apportato Nesite
Una delle più grandi innovazioni in architettura che il novecento fortunatamente ci lascia in eredità è indubbiamente la pianta libera (uno dei cinque punti corbuseriani) che svincolando la partizione dalla struttura offre la possibilità di configurare gli spazi secondo le necessità e – ancor più – di seguirne le trasformazioni nel tempo. Questa fondamentale flessibilità si può concretizzare solo se tutti i componenti vi concorrono: in particolare il pavimento che, più che offrire il semplice piano di appoggio alle attività, costituisce il più efficace medium per la distribuzione degli imprescindibili impianti tecnologici.

Il pavimento sopraelevato è stato scelto perché si colloca in un auspicato processo di sviluppo della costruzione contemporanea, in cui dal medioevo della calce e mattone si possa passare all’industrializzazione portando standard, qualità, velocità, permettendo all’edilizia di stare al passo con le altre produzioni.
Nel caso del Net Center si è potuto realizzare, grazie al contributo del brand Nesite, un pavimento sopraelevato con dimensioni speciali (607,50 x 607,50 mm), per adattarsi al modulo dell’edificio e rispettare quindi la geometria molto rigorosa delle costruzioni.

Il pavimento è stato realizzato con svariati materiali che hanno, per così dire, variamente declinato il nero: linoleum, gres porcellanato e ardesia naturale a spacco, un materiale che, nonostante le sue caratteristiche irregolarità, si è potuto adattare anche su sopraelevato, senza rinunciare quindi a tutti i vantaggi che questo sistema comporta.

- STUDIO DI ARCHITETTURA LVL
Lo studio LVL Architettura nasce nel 2006 dall’incontro fra Aurelio Galfetti e Luciano Schiavon proprio sulla scia della loro collaborazione alla realizzazione del Net Center di Padova e giusto in questo complesso è insediato dalla fondazione.

Aurelio Galfetti è uno dei maestri riconosciuti della cosiddetta “scuola ticinese” che ne unisce il nome a quelli di Mario Botta, di Luigi Snozzi e del compianto Livio Vacchini; tutti allievi del caposcuola Rino Tami.

Galfetti si è imposto sulla scena architettonica europea già alla fine del 1960 con il bagno pubblico della sua città, Bellinzona, un progetto precursore, che delinea con chiarezza il tema caratterizzante la sua ricerca architettonica, incentrata sul rapporto essenziale che l’architettura instaura con il territorio.
Lo studio LVL Architettura segue i lavori in Italia di Aurelio Galfetti in collaborazione con Luciano Schiavon: oltre all’Adià Center di Padova ultimato nel 2008 e al Net Center sempre a Padova, ultimato nel 2010, sono stati recentemente portati a compimento due cantieri: al Lido di Jesolo la sistemazione delle facciate della torre G House e la riqualificazione della Piazza Indipendenza a San Donà di Piave. Numerosi anche i progetti in attesa o in fase di realizzazione: a Padova il quartiere IR2 San Lazzaro (2008), i progetti Net Corner e Net Residence (2009), a Jesolo Lido, a Treviso e Venezia.