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E’ iniziata questa mattina, in San Pietro la «Missa pro Eligendo Romano Pontefice» celebrata dal decano dei cardinali, Angelo Sodano.
Il nuovo Papa sarò eletto durante il Conclave, che si terrà all’interno della Cappella Sistina grazie alla votazione dei 115 Cardinali elettori.
La Cappella Sistina prende il nome da Papa Sisto IV della Rovere, che volle crearla.

Per l’occasione, chiamò gli artisti più famosi dell’epoca: Botticelli, Rosselli, il Ghirlandaio e il Perugino perché creassero un racconto della Bibbia per immagini, che tutti potessero leggere. In più fece realizzare un pavimento preziosissimo che imitava quelli medievali, con mosaici multicolori che formano figure geometriche e cerchi concentrici. Lo stesso che calpestiamo ancora oggi.

Intorno al 1473 il pontefice incaricò l’architetto Giovannino De’ Dolci di costruire la Capella Sistina, proprio dove un tempo sorgeva la Cappella Magna. L’architetto creò un edificio grandioso, che aveva le stesse dimensioni del Tempio di Salomone, così come le descrive la Bibbia: lungo oltre quaranta metri e alto quanto un palazzo di sette piani.
In questi giorni, che hanno preceduto inizio del Conclave, gli operai hanno provveduto all’oscuramento della grande porta a vetri che va dal Cortile del Maresciallo alla Sala Regia. Di qui passerà la lenta processione dei cardinali elettori e dei cerimonieri che dalla cappella Paolina del palazzo apostolico dovrà raggiungere la Sistina. Per ragioni di privacy, tutte le vetrate di questi ambienti saranno oscurate.
I lavoratori hanno poi rivestito il pavimento artistico della cappella con grandi tabelloni con scopo di proteggerlo.

Cataste di tubi innocenti e cavalletti, su cui poggia questo pavimento rialzato che corrisponde al livello dei gradini vicini all’altare. È un calpestio provvisorio rispetto a quello originario, e garantisce un fondo continuo e omogeneo.